Progetti imprenditoriali: All’inizio c’è sempre una buona idea

Essere imprenditori porta molti benefici ma anche molti problemi. È necessario lavorare sodo, mettere in gioco il proprio patrimonio, la propria remunerazione, la propria reputazione, avere capacità decisionali, gestionali di leadership e di relazione.

Viviamo in Italia, non in Inghilterra o in America dove per creare un business serve davvero poco.

Tuttavia anche con questo ostacolo in molti decidono di diventare imprenditori e di tradurre una propria idea in prodotti o servizi.

Insomma si tratta di un bel carico di lavoro e di competenze!

Il beneficio e la gratificazione che nasce dal sogno di potercela fare, di essere liberi, di sentirsi importanti sono però leve così forti che riescono il più delle volte a farci superare tutti i problemi o le difficoltà iniziali.

Un progetto imprenditoriale nasce sempre da un’idea, a volte non necessariamente buona mi viene da dire, ma comunque credibile.

Perché un’idea possa diventare un progetto vincente è però necessario che ci sia un riscontro e un desiderio di bisogno del prodotto o servizio che si intende sviluppare.

Per questo parte fondamentale del progetto imprenditoriale sta nella ricerca dei clienti.

È altresì importante fare una buona analisi di mercato e cercare di capire il potenziale di clienti esistente che può essere generato in un secondo momento con attività di marketing mirato.

Come avere buone idee

La prima condizione necessaria per poter avere o percepire buone idee di business è quella di non essere sazi o appagati, ma conservare sempre quell’elasticità e quel desiderio di imparare tipico dei bambini.

L’umiltà e la costante attenzione e interesse necessari per apprendere cose nuove sono requisiti indispensabili per poter riconoscere buone idee.

Inoltre la solida preparazione nel settore in cui si desidera operare porta a sviluppare e migliorare la bozza iniziale di idea avuta.

È bene sforzarsi e cercare di cercare nuove idee tutti i giorni. Con senso critico si riuscirà a selezionare le idee veramente buone ed evitare di sprecare tempo e risorse inseguendo progetti che danno poche soddisfazioni.

La caratteristica necessaria per tradurre un’idea in un progetto

La caratteristica necessaria per poter tradurre un’idea in un progetto è CREDERE.

Anthony Robbins, formatore di fama mondiale ha dedicato interi capitoli dei suoi libri a parlere degli effetti che hanno le nostre credenze su di noi e sulle nostre azioni.

Progetto e Business

Come già anticipato per creare un business bisogna essere abbastanza certi che:

  • L’idea abbia senso e risponda a dei bisogni specifici di nicchie o grandi gruppi di persone
  • Sia possibile da realizzare

Se questi requisiti sono soddisfatti l’idea si può tradurre in progetto.

Mi piace la metafora utilizzata da Pierluigi Ossola che vede il progetto come una barca in cui le vele sono gli obiettivi e il vento la capacità imprenditoriale.

Cos’è il progetto

Un progetto è un insieme di azioni finalizzate a raggiungere obiettivi chiari e misurabili in termini quantitativi, qualitativi e temporali.

Per avviare un buon progetto sono necessarie 2 cose:

  • Identificare gli obiettivi
  • Programmare, realizzare e controllare le azioni necessarie a raggiungere gli obiettivi
  • Vantaggiosi volti a soddisfare gli utilizzatori dei beni o servizi e gli azionisti
  • Concordati e condivisi
  • Coerenti tra loro, con il progetto e la mission aziendale
  • Concreti e chiari
  • Misurabili
  • Realizzabili (in rapporto alle risorse a disposizione)
  • Pianificabili (in ordine temporale con le risorse a disposizione)
  • Definiti nelle responsabilità (affinché ognuno delle persone interessate a portare a termine il progetto sappia cosa fare)

Gli obiettivi devono essere:

Manager o imprenditore

Il manager è un responsabile di progetto, ha quindi le competenze di far funzionare un azienda e di raggiungere i suoi obiettivi.

L’imprenditore è colui che ha tradotto l’idea in un impresa definendo gli obiettivi e impegnandosi a trovare le risorse per perseguirli.

Nelle piccole aziende la figura di manager e imprenditore coincidono, mentre nelle grandi imprese le figure sono distinte. Il direttore generale e i direttori dei singoli settori sono i manager, mentre l’imprenditore diviene il consiglio di amministrazione e il suo presidente.

Nelle medie imprese l’imprenditore svolge anche la funzione di manager ma è spesso coadiuvato da manager professionisti che hanno la responsabilità  della conduzione dei vari settori dell’impresa.

 

Per saperne di più consiglio “Imprenditori si nasce o si diventa di Pierluigi Ossola