Gli algoritmi che influenzano il posizionamento

Google è in assoluto il motore di ricerca più utilizzato perché è attualmente in grado di fornire risultati il più vicino possibile alle richieste degli utenti. Google è infatti in grado di interpretare sempre di più le intenzioni di un utente dando risposte precise in base a quello che stava cercando analizzando sempre di più il campo semantico e di attinenza della ricerca.

Ma a cosa deve il suo successo questo motore di ricerca?

algoritmi che influenzano il posizionamento su google
Algoritmi che influenzano il posizionamento su Google

Sicuramente il segreto del suo successo è la fitta rete di algoritmi che scansionano ogni giorno la rete e che riescono a incrociare dati tra loro velocemente per fornire risultati appropriati.

I principali algoritmi di Google sono:

  • PageRank
  • TrustRank
  • Author Rank
  • HillTop

 

Ogni algoritmo ha una funzione ben precisa e determina l’autorevolezza dei contenuti. Se parliamo ad esempio di “Televisori” questi algoritmi hanno il compito di scegliere se far comparire prima un sito o un altro sulla SERP.
Vediamoli nel dettaglio.

 

Gli algoritmi che influenzano il posizionamento su Google

 

PAGERANK

E’ forse l’algoritmo più importante per l’attribuzione del ranking ed è sempre in fase di evoluzione. Da una parte fece sentire la sua importanza nella lotta contro lo spam che veniva annidato nel codice delle pagine, dall’altra fin dalla sua introduzione cambiò totalmente il modo di classificare un sito web. Questo algoritmo da così meno importanza ai meta tag a favore invece dei link tra siti. Infatti ogni link verso il mio sito è considerato dal PageRank come un voto positivo. Google combina i valori di PageRank a quelli di rilevanza di un sito per fornirci una query in linea con quello che abbiamo richiesto.
Il PageRank nella sua forma iniziale è ormai deprecato. Google lo sta però migliorando sempre di più mescolandolo con gli altri algoritmi descritti in questo articolo soprattutto considerando l’attinenza semantica tra due siti linkati tra loro.

 

TRUSTRANK

Il TrustRank è un algoritmo che fu inizialmente progettato da Yahoo! ma poi venne successivamente acquistato da Google. Questo algoritmo poggia le sue fondamenta nella lotta allo spam. La sua funzione è quella di controllare lo spam status dei siti web. Quando TrustRank identifica una pagina spam la comunica al team antispam di Google che la esamina. L’algoritmo identifica così le altre pagine sulla base della classificazione umana del team antispam.

 

AUTHOR RANK

L’Author Rank classifica gli autori dei contenuti nel web tramite la firma digitale rel=”author” e utilizza i loro dati al fine di mostrare risultati sempre più appropriati e affidabili. L’Author Rank migliora quindi il PageRank dando la possibilità a Google di capire quali sono gli autori più autorevoli.

 

HILLTOP

L’algoritmo HillTop assegna alle pagine un valore maggiore o minore in base all’argomento trattato dalla pagina da cui proviene il link. Nella pratica, se io ho un blog che parla di SEO e vengo linkato da un blog che parla di cucina otterrò un punteggio negativo in quanto il campo semantico di attinenza è troppo diverso, se invece ricevo un link da un altro blog che tratta il mio stesso argomento, otterrò un punteggio positivo.

 

Tutti questi algoritmi miscelati tra loro, più altri dei quali probabilmente non ne verremo mai a conoscenza, costituiscono il metodo secondo il quale Google da un voto al nostro sito e decide se è autorevole oppure no, scegliendo così se farci comparire prima o dopo nelle SERP di ricerca.

Vorrei concludere questo articolo citando le parole di Susan Moskwa nel blog di Google, questo per dire che è importante conoscere l’esistenza e il funzionamento(superficiale) di questi algoritmi ma non vanno messi al centro della nostra strategia SEO. Il nostro scopo è quello di scrivere contenuto di valore che possa comunque aiutare qualcuno senza preoccuparci di numeri matematici e algoritmi.

“Credo che nessuno punti al PageRank alto come un obiettivo finale. Il PageRank rappresenta solo quello che noi vogliamo davvero: fare più soldi, attirare più lettori, generare più contatti, fare più iscrizioni alla newsletter. Guardare al PageRank come a una metrica di successo ha senso solo nel momento in cui più esso è alto e meglio il sito è posizionato, più le persone fanno quello che voglio che facciano sulle mie pagine. Perchè preoccuparsi di un numero che è lontano dai tuoi obiettivi reali?”
Susan Moskwa – Google

 

http://francescopolese.it/