Recentemente Italo Cillo ha pubblicato un seminario gratuito davvero interessante della durata di un’ora sugli aspetti che regolano la vendita sul web.
(Unica pecca non si è parlato della notifica al comune di residenza dell’avvio attività)
Visita il forum del barone rosso per maggiori dettagli
Ospite in studio Massimo Arena, un commercialista specializzato da anni sulla materia e gli aspetti fiscali e tributari degli infoprodotti.
Se anche tu come me, sei sprovvisto di partita iva, ma vuoi allo stesso tempo testare il mercato allora sappi che ci sono buone notizie. Ho successivamente aperto partita iva… continua a leggere..
In breve:
- L’attività deve essere a carattere occasionale
- Preoccupati di dichiarare il reddito solo dopo aver veramente creato ricchezza
- Fino a 5000 euro la partita iva non serve
- Emetti ricevute fiscali
L’attività deve essere a carattere OCCASIONALE
Il carattere occasionale dell’attività è il requisito essenziale.
Purtroppo Cillo e Arena trattano velocemente questo punto, senza specificare se un sito ecommerce in fase di test, possa essere ritenuto un’attività occasionale.
L’articolo del sito b2commerce.it riporta quanto segue:
“Il Ministero delle Finanze, in particolare, afferma che “i requisiti di professionalità e abitualità sussistono ogni qual volta il soggetto ponga in essere con regolarità, sistematicità e ripetitività una pluralità di atti economici finalizzati al raggiungimento di uno scopo”.
La semplice vendita della propria auto usata, quindi, non costituisce un’attività professionale; mentre la ripetitività di azioni simili, costituiscono inevitabilmente un’attività tipica da regolarizzare.”
Preoccupati di dichiarare il reddito solo dopo aver veramente creato ricchezza
È inutile fasciarsi la testa prima di cominciare. Questo è il succo che si può dedurre dalla prima parte del seminario. Se vuoi dichiarare il reddito devi prima preoccuparti di creare ricchezza. Ecco quindi che puoi utilizzare tutti le agevolazioni normative e tributarie esistenti.
Purtroppo come abbiamo visto dobbiamo anche cercare di mantenere il carattere di occasionalità della vendita in modo tale evitare di incorrere in sanzioni.
Fino a 5000 euro la partita iva non serve
Stando a Massimo Arena, la partita IVA è necessaria se si superano i 5000 euro (annui). Tuttavia sempre secondo Massimo arena, il consulente intervistato da Cillo, l’inps non è in grado di capire subito quando i 5000 euro sono stati superati.
Con il Decreto del Presidente della Repubblica n. 633 del 72
Si è fatto obbligo che soggetti quali: imprese, artisti, o liberi professionisti debbano richiedere all’agenzia delle entrate il numero di partita iva.
Ricordiamo che tale numero deve essere pubblicato sulla home page del sito web che si intende usare per la vendita occasionale dei propri prodotti.
Inoltre tale numero deve essere pubblicato anche se il sito viene utilizzato per scopi pubblicitari.
Stando a Massimo Arena quindi, chi possiede un numero di Partita Iva ha l’obbligo di pubblicarlo sul proprio sito web, diversamente, diversamente chi non ha una partita iva aperta può avvalersi degli strumenti informatici per vendite occasionali.