Design, look e estetica. Cosa cambia?

È di qualche giorno fa la notizia che Blogsfere ha cambiato look.

Il look di Blogsfere ( il network di blog di Populis ) è minimalista, molto simile a una testata giornalistica, con particolare attenzione a come sono disposti i contenuti e le informazioni. Insomma niente di eccezionalmente sexy o che tocchi emotivamente il mio cuore.

Al di la della notizia di marketing, pubblicata per fare un po’ di volume in casa Populis, e forse anche per alzare il valore delle azioni, ci si chiede cosa sia il design e perché esso sia così importante.

Per fare ciò inizio a chiedermi come prima cosa significhi design e se design ed estetica e look abbiano un significato simile.

Nel linguaggio anglosassone con il termine design, si tende ad identificare la progettazione di un oggetto, o di un processo. Il design è quindi strettamente correlato al funzionamento, diversamente da ciò che potrebbe essere pensato dalla mera italianizzazione del termine design in disegno.

Ecco quindi che, quando si parla di design è estremamente importante pensare al funzionamento e soprattutto agli effetti che sono subiti dagli utilizzatori dell’oggetto o del processo. Come viene insegnato da Donald Norman in The design of everyday things uscito in Italia con il titolo La caffettiera del masochista. Più in profondità questo prende vita nello UCD (User Centered Design) e nella UX (User Experience).

Quando si parla di look and feel invece, consideriamo un’altra funzione.. Il look è un elemento del design che ha uno scopo molto importante. Comunicare alla propria audience. Trasmettere un messaggio, la propria personalità, suggerire cosa troveranno, ancor prima di dare la possibilità di fruire del contenuto.

L’estetica invece è una proprietà del look. Serve per suscitare emozioni al fruitore, per coinvolgerlo, per attrarlo inconsciamente, per rassicurarlo, coccolarlo etc.

Dovrei proseguire con l’introduzione della bellezza, come risultato dell’estetica, ma l’argomento rischia di toccare la filosofia e bisognerebbe parlare per molto… lascio quindi i concetti della golden ratio e dell’armonia da vedere in futuro.