Negli ultimi 20 anni le cose sono cambiate molto per i prodotti di consumo e per i pubblicitari.
Una volta bastava aver presenza, mettere un annuncio pubblicitario per veicolare un’informazione che veniva raccolta dal grande pubblico.
Oggi , dice Seth Godin, è tutto più complesso ci sono miliardi di spot pubblicitari a cui siamo rivolti e il modello dell’interruption marketing non è più adatto a svolgere il compito di richiedere l’attenzione del target e vendergli qualcosa.
Che cos’è l’interruption marketing?
Beh supponi di cercare una ragazza da sposare e di trovare uno di quei bar per single. Ti rechi al bar, ordini da bere e inizi a provarci con tutte le ragazze che ti capitano sotto tiro, finché una ti dice che ti vuol sposare.
Mi stai chiedendo cosa fare se nessuna ti risponde di si?
Beh in quel caso mi potresti dire che probabilmente è colpa del bar e che cambiando bar avresti più fortuna vero?
È un po’ come dire a un tuo cliente che “Se la pubblicità non funziona, non resta che cambiare la merce.” (Edgar Faure)
Lo faresti? Certo che non lo faresti
Comunque ritornando all’interruption marketing possiamo definirlo una forma di promozione che cerca di distogliere l’utente dalla sua azione per chiedergli di prestare attenzione alle tue parole.
Fortunatamente la tecnologia ci viene incontro e i grandi advertiser hanno cambiato il loro approccio in 4 modi:
- Spendendo di più in spazi pubblicitari, non solo in tv ma anche in altri sicuri media
- Facendo pubblicità molto più controverse e interessanti
- Cambiando le loro campagne più spesso per mantenerle interessanti e fresche
- Approcciano i clienti con direct email e promozioni
L’interruption marketing fallisce perché è incapace di richiedere abbastanza attenzione dai propri consumatori. Il permission marketing funziona perché evita di far sprecare alla target audience quella speciale risorsa che scarseggia sempre di più nella nostra vita: il tempo.
- Con il permission marketing è possibile fare pubblicità alle persone che desiderano essere destinatarie dei nostri messaggi pubblicitari offrendo maggiore interesse e attenzione.
- Il permission marketing permette una lunga interazione con i propri clienti e potenziali clienti
- Il permission marketing permette di rivolgere i nostri messaggi a una lista di contatti che poiché interessata ha un alto grado di fruizione delle nostre comunicazioni
Concludendo ti ricordi l’esempio di prima? Quello del tizio che va al bar per single a cercare moglie?
Supponi adesso che quel tizio provi a dare appuntamento a una ragazza per uscire in compagnia per una pizza. Se è abbastanza simpatico e gioca bene le sue carte otterrà un altro appuntamento e così via fino a che non scatterà la proposta di matrimonio.
Ad ogni appuntamento il nostro giovane amico ha degli indizi nuovi, sa cosa è piaciuto e cosa non è piaciuto alla ragazza e può preparare la sua strategia per il prossimo appuntamento.
Allora ti piace questo approccio?
Questo approccio è il permission marketing e noi lo sappiamo realizzare