Oggigiorno è facile credere che immagini come quelle qui sotto siano state prodotte con programmi di grafica vettoriale, ma vi assicuro che nel 2002, quando ho conosciuto Simone Pampado, al corso di web design della Talete, nessuno la pensava così…
Mi ricordo che Simone ci faceva vedere la stampa dei tracciati di un disegno vettoriale (fatta con il plotter) che aveva mandato in Germania ad un cliente, perché questo non credeva che uno dei suoi lavori fosse fatto con Adobe Illustrator, e pensava che avesse usato Photoshop.
Pampado è un tipo eccezionale, già nel modo in cui insegna. Per lui c’è la scuola di Nanto e la divina scuola di Hokuto. Scherzoso ce lo ripeteva sempre quando ridisegnavamo gli oggetti anziché clonarli…
Per lui è indifferente lo strumento, Illustrator, Corel o Xara. Ottiene sempre gli stessi risultati perchè lo strumento non conta.
Ciò che conta è la tecnica, anche perché tutti gli effetti e i filtri sono quasi sempre il frutto di fusioni, o altri comandi semplici, comuni a tutti i software vettoriali.
Nel 1995, quando internet commerciale stava nascendo in Italia, Simone Pampado, vinceva il PREMIO MIGLIOR ARTISTA IN EUROPA E NEL MONDO, nel 1997 la Corel, casa madre del software Corel Draw gli conferisce il GRAND PRIZE WINNER in the Corel Draw Design Contest (e molti altri)
A distanza di tanti anni, molti giovani artisti si sono affacciati al vettoriale utilizzandolo come strumento di painting/brushing, e di generazione di immagini 3D, ma la tecnica di Pampado rimane sempre la superiore. (Analizza i tracciati in gioco)
Devo dire che alcuni artisti arrivano a una definizione sorprendente come il Russo
Ruslan Khasanov o come Wayne Forest che davvero adoro, ma in fondo in fondo io tifo sempre per Simone.